Fiumi

Fiume Sele sorgente, foce, affluente

Sele

Il fiume Sele è uno dei principali corsi d’acqua della Campania, in Italia. Si estende per circa 80 chilometri e attraversa le province di Avellino e Salerno, sfociando infine nel Mar Tirreno.

Nasce dal monte Soprano, in provincia di Avellino, a un’altitudine di circa 1.500 metri sul livello del mare. Il suo corso d’acqua inizia a formarsi grazie alla confluenza di due torrenti, il Fasanella e il Tanagro, che si uniscono nei pressi di Sassano.

Da qui il fiume scende verso Sud attraversando la Valle del Sele, una vasta pianura alluvionale che si estende tra le province di Avellino e Salerno. Il corso d’acqua attraversa numerosi comuni della zona, tra cui Buccino, Contursi Terme, Capaccio-Paestum e Battipaglia.

Il fiume si distingue per la sua lunghezza, che lo rende uno dei più importanti della regione. Con i suoi 80 chilometri, è uno dei fiumi più lunghi della Campania. La sua portata d’acqua varia a seconda delle stagioni: in inverno, quando piove di più, la portata aumenta notevolmente, mentre in estate il fiume può essere quasi in secca.

Il corso d’acqua del fiume rappresenta anche un importante ecosistema. Le sue sponde sono ricche di vegetazione, che rappresenta il rifugio di numerose specie animali, tra cui uccelli, rettili e mammiferi. Nel corso del fiume è possibile pescare diverse specie di pesci, tra cui trote e cavedani.

Il fiume è anche importante dal punto di vista storico e culturale. La Valle del Sele è stata abitata fin dall’antichità, e numerosi siti archeologici risalgono alla Magna Grecia e alla Roma antica. Inoltre, lungo le sponde del fiume si trovano numerosi opifici, testimonianza dell’attività industriale che ha caratterizzato questa zona della Campania fino agli anni ’60.

L’importanza del fiume è stata riconosciuta anche a livello istituzionale. Nel 2007, infatti, è stato istituito il Parco Naturale del Sele, che ha lo scopo di tutelare e valorizzare l’ecosistema del fiume e della Valle del Sele. Il parco si estende su una superficie di circa 37.000 ettari e comprende anche diverse aree archeologiche e monumenti storici, tra cui la Certosa di Padula e il Tempio di Nettuno a Paestum.

In conclusione, questo fiume rappresenta un importante patrimonio naturale e culturale della Campania. Il suo corso d’acqua lungo e tortuoso attraversa una vasta area geografica ricca di storia e tradizioni, e costituisce un importante habitat per numerose specie animali e vegetali. Grazie alla creazione del Parco Naturale del Sele, il fiume e la Valle del Sele sono oggi protetti e valorizzati, rappresentando una meta ideale per gli amanti della natura e della storia.

Le principali località lungo il Sele: cosa vedere

Il fiume attraversa diverse località della Campania, alcune delle quali sono particolarmente interessanti da visitare per la loro bellezza naturale e il loro patrimonio culturale.

Una delle località attraversate dal fiume è Contursi Terme, nota per le sue acque termali che sgorgano dalla sorgente del fiume. Qui è possibile visitare il Parco delle Sorgenti del Sele, un’area naturale protetta che offre molte opportunità di escursioni e attività all’aria aperta.

Proseguendo verso Sud, il fiume attraversa la cittadina di Capaccio-Paestum, famosa per il suo sito archeologico di Paestum, uno dei più importanti della Magna Grecia. Qui si possono ammirare i resti di tre imponenti templi, il Tempio di Nettuno, il Tempio di Cerere e il Tempio di Apollo, che rappresentano uno dei più importanti esempi di architettura greca nel Mediterraneo.

Continuando lungo il corso del fiume, si arriva alla cittadina di Battipaglia, nota per la sua produzione di mozzarella di bufala. Qui è possibile visitare le fattorie di bufale e partecipare a degustazioni di prodotti tipici locali.

Infine, il fiume sfocia nel Mar Tirreno nei pressi della città di Eboli, che vanta un patrimonio artistico e culturale di grande rilievo. Tra le principali attrazioni turistiche di Eboli vi sono il Castello di Eboli, il Palazzo di Città e la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, che rappresentano un perfetto mix tra arte e storia.

In sintesi, questo corso d’acqua attraversa diverse località della Campania, ognuna delle quali offre al visitatore la possibilità di scoprire il proprio patrimonio culturale e naturale. Dalle sorgenti termali di Contursi Terme, al sito archeologico di Paestum, fino alla produzione di mozzarella di bufala di Battipaglia e ai tesori artistici di Eboli, il fiume rappresenta un percorso turistico imperdibile per chiunque voglia scoprire le meraviglie della Campania.

Accadde qui

Il fiume, uno dei più importanti della Campania, ha una storia millenaria e ha visto accadere numerosi avvenimenti storici e leggende nel corso dei secoli.

Uno degli episodi più famosi della storia antica legata al fiume è la battaglia navale tra i Romani e i Cartaginesi, avvenuta nel 275 a.C. durante la prima guerra punica. La battaglia ebbe luogo proprio al largo delle foci del fiume e vide la vittoria dei Romani sotto il comando di Publio Valerio Laevinus.

In epoca medievale, il fiume rappresentò un importante confine tra il Regno di Napoli e il Principato di Salerno. Nel 1137, il fiume fu teatro di uno scontro tra le truppe del re Ruggero II di Sicilia e quelle del principe Ranulf II di Alife, che si concluse con la vittoria del primo.

Una leggenda popolare racconta invece di un cavallo che, durante la notte di San Giovanni, compariva lungo le sponde del fiume. Secondo la leggenda, il cavallo sarebbe stato guidato da un uomo misterioso che invitava i passanti a salire sulla sua sella. Chi si azzardava ad accettare l’invito, veniva portato in un luogo incantato in cui avvenivano eventi prodigiosi.

Qualche secolo dopo, precisamente nel 1648, il fiume fu teatro di un’altra importante battaglia durante la guerra di Castro. In questo caso, lo scontro avvenne tra le truppe francesi e quelle spagnole e portoghesi. La battaglia si concluse con la vittoria degli spagnoli e portoghesi, che respinsero gli invasori francesi.

Infine, il fiume fu anche un luogo di importanti sviluppi industriali a partire dalla fine dell’Ottocento. Molte fabbriche si stabilirono lungo le sue sponde, sfruttando la forza dell’acqua per produrre energia. Gli opifici, tuttavia, furono abbandonati a partire dagli anni ’60, lasciando in eredità alla Valle del Sele un patrimonio storico e architettonico di grande valore.

In conclusione, questo corso d’acqua ha visto accadere numerosi avvenimenti storici e leggende nel corso dei secoli. Tra scontri militari, leggende popolari e sviluppi industriali, il fiume rappresenta una testimonianza viva della storia e delle tradizioni della Campania.

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